1 DICEMBRE
ORE 21:00:00
durata spettacolo: 90 minuti
Regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi
Trascendi e sali
di Alessandro Bergonzoni
con Alessandro Bergonzoni
scene: Alessandro Bergonzoni
ufficio stampa: Licia Morandi
assistenza impianti tecnici: Tema Service
produzione: Allibito srl
distribuzione e organizzazione: Progetti Dadaumpa
“Trascendi e sali”: un consiglio ma anche un comando. O forse una constatazione dovuta ad una esperienza vissuta o solo un pensiero da sviluppare o da racchiudere all’interno di un concetto più complesso. Perché in fin dei conti Alessandro Bergonzoni in tutto il suo percorso artistico, che in questi anni l’ha portato oltre che nei teatri, nei cinema e in radio, nelle pinacoteche nazionali, nelle carceri, nelle corsie degli ospedali, nelle scuole e nelle università, sulle pagine di giornali quotidiani e settimanali, nelle gallerie d’arte e nelle piazze grandi e piccole dei principali festival culturali, Bergonzoni dicevamo è diventato un “sistema artistico” complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per, alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza acquisita.
E tutto questo ad un autore che non ha rinunciato alla sua matrice comica, mai satirica, aggiunge un’ulteriore, ovvia, complessità per il suo quindicesimo debutto teatrale. “Trascendi e sali” arriva infatti dopo “Urge” e “Nessi” spettacoli che hanno inciso profondamente Bergonzoni, in tutti i sensi, aprendogli artisticamente e socialmente strade sempre più intricate e necessarie. Uno spettacolo dove il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove a volte le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. “Trascendi e sali” come vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere. Piuttosto che in avanti potrebbe essere, artisticamente, un salto di lato a dimostrazione che a volte per una progressione non è sempre necessario seguire una linea retta. Dove la carta diventa forbice per trasformarsi in sasso, dove il comico si interroga per confessare e chiedere e tornare a indicare quello che evidentemente lui vede prima degli altri. Forse dall’alto delle sue scenografie o nella regia condivisa con Riccardo Rodolfi. Forse. Sicuramente. Sicuramente forse.
Uno spettacolo che, con la sua ironia, porta lo spettatore a riflessioni profonde attraverso il magistrale utilizzo del linguaggio di Alessandro Bergonzoni.
RAJEEV BADHAN, Direttore Teatro Chiabrera