Presentazione

Prosegue il percorso iniziato lo scorso anno con il direttore Badhan. I dati e i riscontri del pubblico sono positivi e ci dicono che la direzione è quella giusta. Ma, oltre alle prime, generali, considerazioni sulla scorsa stagione, stiamo facendo uno studio più approfondito che verrà presentato fra qualche tempo. Questa seconda stagione rappresenta un ulteriore step nella direzione di ampliare l’offerta, intercettando pubblici nuovi e generazioni diverse, facendo così diventare il nostro teatro sempre più punto di riferimento per la città e, anzi, per un territorio che va ben oltre i confini di Savona. Tutto questo è un ottimo viatico per il percorso di candidatura a Capitale Italiana della Cultura che quest’anno entra nel vivo.

Il Sindaco
Marco Russo
L’Assessore alla Cultura
Nicoletta Negro

Questa che inizia è una stagione particolare.
Sono 60 anni che il Teatro Chiabrera dopo una lunga e delicata ristrutturazione, la cui esecuzione ha comportato la soluzione di problemi complessi e delicati per i progettisti di quegli anni, la direzione dei lavori, i tecnici, gli artigiani e le maestranze, ha ripreso la sua attività sotto la guida del primo direttore, Renzo Aiolfi, con la chiara convinzione che la cultura fosse un bene pubblico e un investimento per la società.
In quella prima stagione a calcare il palcoscenico del Teatro Chiabrera c’era un giovane Umberto Orsini in uno spettacolo scritto solo un anno prima, “Chi ha paura di Virginia Woolf” del 1962, con la regia di Franco Zeffirelli. Oggi come allora il teatro è al centro di un progetto di rinnovamento e a questo immenso attore, che ha ricevuto proprio nel 2022 il Premio Ubu alla carriera, ho affidato l’apertura della Stagione 2023/24 per i 60 anni di attività del Teatro e per la seconda stagione da me firmata e costruita con una particolare attenzione nel proporre delle prime regionali.
Non è solo una volontà, ma una dichiarazione di intenti, perché il contemporaneo e la tradizione sono sempre stati in dialogo al Teatro Chiabrera come la musica e la danza, universi paralleli che si fondono attraverso i molteplici linguaggi dell’Arte per una stagione che ha dell’Arte una visione profonda e che si potrebbe riassumere con questa citazione: «l’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire».
Quattro i percorsi che ho costruito: Stagione Artistica, Contemporanea, Musica e Balletto e Teatro Ragazzi, oltre a due eventi speciali e incontri con registi e attori. Il sipario del Chiabrera si aprirà con la prosa, il 14 novembre, con Umberto Orsini nelle “Memorie di Ivan Karamazov” e poi prime regionali come la “Coscienza di Zeno” con Alessandro Haber per i 100 anni dalla pubblicazione del romanzo di Italo Svevo, fino alla nuova produzione di e con Alessio Boni dal titolo “Iliade. Il gioco degli dei” che debutterà a Bergamo a dicembre, quale ultimo evento nel palinsesto di Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 e poi “Boston Marriage” di David Mamet, drammaturgo statunitense vincitore nel 1984 del Premio Pulitzer, con Maria Paiato. Oltre alle prime regionali anche grandi nomi come Emma Dante, regista che spazia tra il teatro, l’opera e il cinema per la prima volta al Chiabrera, Marco Paolini, il ritorno della Familie Flöz e l’omaggio alla tradizione Ligure con il “Govi” di Tullio Solenghi.
La sezione Contemporanea inizia con la prima regionale di Ascanio Celestini con “Rumba” che chiude la trilogia iniziata con “Laika” nel 2015, dedicata a coloro che vivono ai margini della narrazione dominante, continuando poi con il ritorno della strabordante e graffiante ironia di RezzaMastrella e a seguire Buchettino della Societas, un lavoro che non è solo uno spettacolo, ma anche un’esperienza iniziatica e intima creato dallo storico trio Chiara Guidi, Romeo Castellucci e Claudia Castellucci che fondarono la Socìetas Raffaello Sanzio.
Un classico rappresentato anche in Francia, Danimarca, Spagna, Taiwan, Giappone, Cile e Corea del Sud. Ci sarà poi spazio per la danza contemporanea con “R.Osa” di Silvia Gribaudi dove Claudia Marsicano ha vinto il premio Ubu 2017, lo spettacolo dei Motus, anch’esso vincitore del Premio Ubu come Miglior Performer Under 35 nel 2022, e quello di Accademia Perduta sulle problematiche della salute mentale in dialogo con il linguaggio dei fumetti e dell’animazione.
La stagione musicale vede il ritorno del balletto e la valorizzazione di artisti legati al territorio come Carlo Aonzo nell’omaggio a Paganini nel “Trio del Diavolo”, per poi passare a stelle internazionali come il giovanissimo Daniel Lozakovich, che lo scorso anno ha incantato la Scala di Milano nel concerto diretto da Riccardo Chailly, accompagnato a Savona da David Fray al pianoforte. Inoltre, anche grazie all’ascolto del pubblico, ho rinnovato i concerti delle orchestre invitando Mario Brunello con l’Accademia dell’Annunciata e Domenico Nordio con i Musici di Parma, mentre il ritorno al Chiabrera di Giuseppe Albanese chiuderà la stagione con un programma dedicato agli anniversari del 2024.
Finalmente lontani dalla crisi pandemica quest’anno ho ripreso anche il consueto appuntamento dei mattinée con il Teatro Ragazzi, spettacoli dedicati all’universo dei più piccoli e agli studenti dai 13 ai 19 anni. Per una proposta attenta alla qualità e all’offerta che attraversa sia la stagione artistica che quella contemporanea e si arricchisce di progetti dedicati quali lo spettacolo “[gæp] Cos’è un gap? Dialogo ludico sulla liberazione”, in omaggio ai 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, passando per “Romanzo d’Infanzia” del duo Abbondanza/Bertoni, uno tra gli spettacoli di danza più longevi e apprezzati degli ultimi anni, per arrivare poi alla compagnia internazionale Karromato e ai suoi magici burattini di legno o alla proposta per i piccolissimi di Teatro Gioco Vita.
Anche quest’anno il Teatro Chiabrera con grande impegno ha voluto offrire il servizio TEATROBUS, gratuito per tutte le date comprese nei turni di
abbonamento, fruibile non solo dagli abbonanti, ma da tutti gli spettatori.

Convinto che il Teatro sia capace di darci una visione per le sfide dell’avvenire e che rimanga il luogo principe della condivisione emotiva, dell’ascolto e della partecipazione.
Prime regionali e prestigiose regie per un Teatro Chiabrera sempre più protagonista della proposta culturale del Territorio

Il Direttore del Teatro Chiabrera
Rajeev Badhan

Apollineo e Dionisiaco, la Stagione del Teatro Chiabrera riparte da qui.
Dalle origini del mito e da una riflessione sulla nascita della Tragedia.
Apollo nella mitologia greca è il dio della musica, della poesia, della forma e della ragione, mentre Dioniso è il dio del Teatro, dell’ebrezza e dell’istinto.
Nell’arte, come nella vita, queste nature, distanti, si mescolano, dialogano, generando riflessioni e immaginari possibili.
Il Teatro, per i Greci “Theatron”, era infatti il luogo della visione.
Questa è la prospettiva che ho ideato e mi ha guidato per la mia prima stagione come Direttore del Teatro Chiabrera. Una Nuova Stagione che spero possa trasformarsi, appunto, in una visione e in una riflessione sull’oggi, una proiezione di immaginari futuri, possibili.
Un cartellone che spazia tra tradizione e contemporaneo, una Stagione dove la prosa, la musica, la danza sono in perfetta sintonia con la sperimentazione.
Ho lavorato in questo mesi per innovare il Teatro Chiabrera anche nella sua veste grafica e comunicativa supervisionandone ogni aspetto, ma concentrandomi soprattutto nel realizzare una nuova stagione che ho concepito su tre line portanti: La stagione Artistica, quella Contemporanea e la Musica, con l’aggiunta di progetti speciali.
La stagione Artistica si inscrive come una innovazione della precedente programmazione, portando sul palco del Teatro Chiabrera la tradizione, ma anche importanti artisti di fama internazionale e riconosciuti a livello mondiale per l’innovazione del teatro e il suo linguaggio, che per la prima volta calcano il palco Savonese. L’apertura è affidata ad Alessandro Serra con “La Tempesta”, spettacolo in prima regionale che ha chiuso la scorsa edizione del Festival D’Avignon, non a caso si riparte da Shakespeare con il suo testo più magico che ci parla del teatro con il teatro. La chiusura invece l’ho affidata all’ultima produzione di uno degli artisti più noti a livello mondiale per il suo teatro concepito come opera d’arte totale, Romeo Castellucci, con lo spettacolo “Bros”. Una riflessione sul rapporto con la Legge e sulla responsabilità individuale e collettiva.
Nel mezzo, il ritorno a “casa” di Pippo Delbono con la sua ultima opera, le nuove produzioni di grandi maestri del teatro internazionale come Theodoros Terzopoulos e Peter Stein, oltre ad importanti artisti conosciuti e premiati a livello globale come Motus, Silvia Gribaudi, Familie Flöz, Franco Branciaroli, Agrupación Señor Serrano, Maddalena Crippa, Lucia Calamaro, Antonio Rezza, Alessandro Bergonzoni, ecc.., infatti quest’anno la programmazione si arricchisce di una linea progettuale legata al teatro contemporaneo, dove i linguaggi artistici si mescolano, dialogano, aprendo una visione sul mondo che ci circonda e ponendoci delle domande su di esso.
Il programma Musicale che ho creato ripercorre invece la linea di alta qualità che ha contraddistinto il programma del Teatro Chiabrera negli ultimi anni, con importanti ospiti e giovani talenti vincitori dei più importanti premi musicali. Aprirà l’ensemble Odechaton diretta dal M° Paolo Da Col con un progetto su Josquine Desprez, considerato uno dei più rappresentativi musicisti del rinascimento ed anticipatore dei percorsi evolutivi della polifonia europea e arriveremo alle sperimentazioni del duo di Mario Brunello e Giovanni Sollima, due violoncellisti con cinque violoncelli, che percorreranno un viaggio nella musica da Bach ai Queen.
Chiudendo con il ritorno di Alexandra Dovgan, giovane astro nascente del pianoforte.
In aggiunta ai tre percorsi ho aggiunto tre eventi speciali che si inseriscono nella struttura della programmazione per tematica, sperimentazione e importanza sociale: Il giapponese Ryoichi Kurokawa, che lavora con la videoart, la scultura, la performance e la musica, presenterà la live performance “Subassemlies”, mentre la band di musica irlandese più importante d’Italia, i Birkin Tree, realizzeranno il concerto per i 40 anni di attività. Infine ho invitato Paola Bigatto, con il suo storico spettacolo “La Banalità del Male”, per La Giornata della Memoria.
La Nuova Stagione del Teatro Chiabrera riparte da qui…

Il Direttore del Teatro Chiabrera
Rajeev Badhan