L'oreste
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Contemporanea

16 aprile

ORE 21:00

durata spettacolo: 70 minuti

Regia di Giuseppe Marini

L’Oreste

Quando i morti uccidono i vivi

di Francesco Niccolini

con Claudio Casadio

illustrazioni: Andrea Bruno
costumi: Helga Williams
musiche originali: Paolo Coletta
light design: Michele Lavanga
scenografie e animazioni: Imaginiarium Creative Studio
fonica: Francesco Cavessi
direttore di scena: Matteo Hintermann
collaborazione alla drammaturgia: Claudio Casadio
voci: Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes), Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)

produzione: Accademia Perduta/Romagna Teatri, Società per attori
in collaborazione con: Lucca Comics&Games

foto: Tommaso Le Pera

L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola.
È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.
Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l’Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e – come se tutto questo non bastasse – la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.
Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti” nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con la sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l’Ermes non esista.
L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.

Note dell’autore
A prima vista l’Oreste può sembrare un monologo, dato che in scena c’è un solo attore in carne e ossa. Ma quel che attende lo spettatore è ben altro: grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, e alla collaborazione con il Festival Lucca Comics, lo spettacolo funziona con l’interazione continua tra teatro e fumetto animato: l’Oreste riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé, oltre che da medici e infermieri. I sogni dell’Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia e il teatro drammatico classico in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del “Graphic Novel Theater” rendono realizzabile: un impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato.

CLAUDIO CASADIO Attore teatrale e cinematografico. L’Oreste è stato scritto appositamente per lui da Francesco Niccolini, così come Massimo Carlotto ha fatto con Oscura immensità e Il mondo non mi deve nulla. Pièce che esaltano le qualità attoriali di Casadio e che egli affronta con forti richiami alla sua terra d’origine: “mi piace l’idea di un teatro contemporaneo con accenti romagnoli in chiave poetica”. È fondatore e Direttore Artistico, con Ruggero Sintoni, del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri.

Rinnovo abbonamenti 14 ottobre
Nuovi abbonmenti 23 ottobre

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