13 - 14 - 15 gennaio
ORE 21:00
Regia di Stefano Massini
Mein Kampf
Prima regionale
di Stefano Massini, da Adolf Hitler
con Stefano Massini
scene: Paolo Di Benedetto
luci: Manuel Frenda
costumi: Micol Joanka Medda
ambienti sonori: Andrea Baggio
produzione: Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con: Fondazione Teatro della Toscana
foto: Filippo Manzini
Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita di “Mein Kampf”. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro−manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, consegna al palcoscenico questo spettacolo in cui “Mein Kampf” emerge in tutta la sua sconcertante portata: ad assumere forma scenica è la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. Dal primato della razza all’apoteosi del condottiero, dall’amore incontrollato per la massa alla febbre per la propaganda, in questo fiume di parole a regime torrentizio, fitto di invettive e di ripetizioni, prende progressivamente forma l’intera impalcatura del nazional-socialismo, offerto senza filtri da Massini non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi.
Stefano Massini, scrittore, drammaturgo e narratore, unico autore italiano ad aver vinto un ‘Tony Award’, premio Oscar del teatro americano.
Compositore e “scompositore” di parole e di storie, con il tratto consueto del suo narrare Massini emoziona e fa riflettere, ironico e spiazzante dà voce al nostro presente e ai nostri stati d’animo.
I suoi testi sono tradotti in più di 30 lingue e messi in scena da Broadway alla Comédie-Française, dalla Cina alla Corea, dal Sud Africa al Cile, l’Iran, l’Australia.
Il grande pubblico italiano lo ha scoperto con i suoi interventi in televisione a Piazzapulita, e in altri programmi televisivi, come Ricomincio da Rai 3 e il suo recente e seguitissimo Riserva Indiana su Rai3, in cui i racconti di Massini si intrecciano e fondono con la musica e le interpretazioni degli artisti più interessanti della scena musicale italiana, per dare voce ai sentimenti, alle passioni civili, ai diritti dimenticati e alle tematiche sociali di attualità. Ha ricevuto alcuni dei massimi premi in Europa (Prix Médicis Essai, Prix Meilleur Livre Étranger, premio Selezione Campiello, premio SuperMondello, premio De Sica, Prix “Meilleur Auteur Vivant Les Cyranos 2023”). Dal 2016 collabora con il quotidiano la Repubblica non solo come editorialista e critico letterario ma anche con la rubrica settimanale Manuale di Sopravvivenza. Il Financial Times gli ha recentemente dedicato un’ampia intervista−ritratto uscita nei 5 continenti.
La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2024 assieme a Paolo Jannacci con la canzone “L’uomo nel lampo” sulle morti sul lavoro ha segnato uno dei picchi di ascolto della serata.
A cento anni dalla pubblicazione del Mein Kampf, Stefano Massini ne analizza la sconcertante portata
RAJEEV BADHAN, Direttore Teatro Chiabrera