Pignasecca e Pignaverde
Pignasecca e Pignaverde
Pignasecca e Pignaverde
Artistica

25 - 26 - 27 marzo

ORE 21:00

Regia di Tullio Solenghi

Pignasecca e Pignaverde

di Emerico Valentinetti

con Tullio Solenghi

altri interpreti: Claudia Benzi, Laura Repetto, Matteo Traverso, Stefano Moretti, Roberto Alinghieri, Mauro Pirovano, Stefania Pepe
riduzione e adattamento in due atti: Tullio Solenghi e Margherita Rubino
scene e costumi: Davide Livermore

produzione: Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova

L'esito entusiasmante dei Manezzi per maritare una figlia di Gilberto Govi, che nell'arco di ottanta repliche ha divertito ed emozionato una platea di 50.000 spettatori, non poteva che preludere ad una nuova avventura con l'altro grande classico del magistrale repertorio di Govi: Pignasecca e Pignaverde. Così Tullio Solenghi, regista e interprete − firma anche l'adattamento assieme a Margherita Rubino − sulle scene e i costumi disegnati da Davide Livermore, dà corpo e voce a Felice Pastorino, protagonista della celebre commedia scritta da Emerico Valentinetti nel 1957.
Spiega Solenghi presentando il lavoro: "Lascio i panni del remissivo Steva per calarmi con immutato entusiasmo in quelli del più arcigno Felice, una maschera che, a differenza della precedente, nasconde, tra gli immancabili spunti di grande comicità, lati umani oscuri e intriganti da indagare e rappresentare. Questo nuovo personaggio goviano rappresenta, infatti, l'eterno archetipo dell'avaro, attorno al quale ruotano personaggi e situazioni che vanno a comporre, nell'attenta osservazione della realtà, quel microcosmo di stampo ligure che si manifesta in una sorta di preziosa "foto d'epoca". È proprio sfogliando queste immagini sceniche che il pubblico ha partecipato ai nostri Manezzi, in una sorta di rito collettivo che voglio puntualmente ricreare con questa nuova rappresentazione.
In Pignasecca e Pignaverde la maschera si fa più autentica, con una maggiore profondità narrativa: una nuova sfida per me, per la mia messa in scena e per la compagnia che mi affianca, professionalmente ineccepibile in ogni ruolo, perché l'empatia del gruppo è sempre stata una delle risorse essenziali del teatro di Gilberto Govi. A lui e alla sua arte ho voluto dedicare anche in questa mia nuova messa in scena un mio personale tributo".

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