14 marzo
ORE 21:00
durata spettacolo: 45 minuti
Regia di Daniela Nicolò, Enrico Casagrande
Of the nightingale I envy the fate
Dell'usignolo invidio la sorte
Motus
con: Stefania Tansini
Premio Ubu 2022 miglior attrice/performer under 35
(numero ridotto di spettatori)
drammaturgia: Daniela Nicolò
suono dal vivo: Enrico Casagrande
ambienti sonori: Demetrio Cecchitelli
direzione tecnica e disegno luci: Theo Longuemare
brano musicale: R.Y.F. (Francesca Morello)
props in lattice: _vvxxii
abito: Boboutic Firenze
assistente costumista e scenografa: Susana Botero
illustrazione: Lilsis.art
grafica: Federico Magli
video: Vladimir Bertozzi
produzione: Francesca Raimondi
organizzazione e logistica: Shaila Chenet
comunicazione: Dea Vodopi
promozione: Ilaria Depari
ufficio stampa: comunicattive.it
distribuzione internazionale: Lisa Gilardino
una produzione Motus con TPE / Festival delle Colline Torinesi residenze artistiche ospitate da Lavanderie a vapore Torino, Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, AMAT Marche
con il supporto di MiC, Regione Emilia-Romagna
foto: Lorenza Daverio e Stefano Scheda
Per quelle di noi che vivono sul margine
ritte sull’orlo costante della decisione
ostinate e sole
(Audre Lorde, Litania per la sopravvivenza)
Alla sfera animale, dell’incivile, del selvatico è ricondotto il talento diprofetessa di Cassandra. Nell’Orestea il corifeo paragona il suolamento incomprensibile al canto di un usignolo: dalla risposta della“giovane inascoltata” viene il titolo di questa performance-grido, dovela battaglia di Cassandra è rievocata dal corpo-voce di Stefania Tansininei momenti che precedono la sua ingiusta uccisione comeschiava/adultera e ξένη/straniera. Un rito sciamanico dove si fondonola stereotipica fragilità femminile e il suo spirito di vendetta infuocato,le funeste visioni del futuro, come la prodezza animale, l’eleganza delgesto e dello sbattere di ciglia – usignolo ibridato da piume tropicaliche si rifrange in uno spazio alterato – in dialogo con una luce mobile(d’oltremondo?) che la insegue e la sfida. Anche il suo linguaggiooscilla, fluido, fra lucidità e mimetismi animali che lo rendono stridoreostinato e dolcissimo. Dopo il viaggio agli inferi, torna in superficietrasformata e nutrita dalle larve serpentine della terra, via i piumaggileggeri, emerge a testa bassa pronta per continuare, perché ancorauna volta, non era previsto che noi sopravvivessimo, come scrive unacombattente/Cassandra come Audre Lorde.
La compagnia Motus ritorna al Teatro Chiabrera con questo spettacolo performativo per pochi spettatori sulla figura di Cassandra.
RAJEEV BADHAN, Direttore Teatro Chiabrera
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