10 - 11 - 12 NOVEMBRE
ORE 21:00:00
durata spettacolo: 105 minuti
Regia di Alessandro Serra
La tempesta
di William Shakespeare
traduzione e adattamento: Alessandro Serra
con Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Bruno Stori
scene, luci, suoni, costumi: Alessandro Serra
collaborazione alle luci: Stefano Bardelli
collaborazione ai suoni: Alessandro Saviozzi
collaborazione ai costumi: Francesca Novati
maschere: Tiziano Fario
consulenza linguistica Donata Feroldi
produzione: Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale / Sardegna Teatro / Festival d’Avignon / MA scène nationale – Pays de Montbéliard
in collaborazione con: Fondazione I Teatri Reggio Emilia / Compagnia Teatropersona
foto: Alessandro Serra
Alessandro Serra, autore di un teatro materico e ancestrale, Premio UBU per il “miglior spettacolo dell’anno” nel 2017 con Macbettu, protagonista di una straordinaria tournée nazionale ed internazionale, dirige una nuova edizione de La tempesta. Serra scrive nelle sue note: “Nella tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono. Lo credi davvero, spirito? Io sì, se fossi umano. Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano, non a caso gli unici immuni dalla bellezza e dallo stato di estasi che pervade gli altri. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero vi rinuncia, rinuncia a usarlo come arma. Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati. Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico”.
“… dal regista di Macbettu il più grande successo del 2017 e da cinque anni in qua è ancora applaudito dal Giappone al Sudamerica, dalla Finlandia a Milano a Roma…”
Anna Bandettini_La Repubblica.it 10 marzo 2022
Spettacolo di chiusura del Festival d’Avignone 2022 , uno spettacolo di grande pulizia scenica, dove tutti gli elementi del teatro, dalla regia agli attori, dalle luci al ritmo portano con maestria lo spettatore nel mondo magico della Tempesta di Shakespeare.
RAJEEV BADHAN, Direttore Teatro Chiabrera
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