Balletto di Milano - La Dolce Vita
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Balletto - fuori abbonamento

22 gennaio

ORE 21:00

La Dolce Vita

Prima regionale

Balletto di Milano

musiche: autori vari
coreografie: Agnese Omodei Salè, Adriana Mortelliti
presidente e direttore artistico: Carlo Pesta

Da Nino Rota a Hans Zimmer
Viaggio nelle colonne sonore dei film più amati.

Produzione che ha inaugurato il Med Film Festival Maroc 2024 su invito dell’Istituto di Cultura dell’Amabasciata Italiana in Marocco

Le colonne sonore dei film hanno da sempre un ruolo fondamentale nel suscitare emozioni. Come affermava il grande Ennio Morricone, “la musica per il cinema deve essere, prima che per il cinema, musica in se stessa”. Una musica capace di far sognare, innamorare e amplificare le emozioni, contribuendo in modo sottile, ma essenziale, al successo dei film a cui è legata.
Il balletto La Dolce Vita: da Nino Rota a Hans Zimmer è un omaggio al potente legame tra musica e cinema. Attraverso le coreografie di Agnese Omodei Salè, lo spettacolo trasporta il pubblico in un viaggio emozionante tra le colonne sonore più iconiche del grande schermo, celebrando compositori leggendari premiati con Oscar, BAFTA e David di Donatello. Le scene evocate richiamano immagini e personaggi indelebili della memoria collettiva, fondendo danza, musica e cinema in un’esperienza unica e travolgente.
Lo spettacolo si apre con un tuffo nella Roma degli anni ’60, omaggiando Federico Fellini e il suo capolavoro La Dolce Vita. Le coreografie, ispirate alla frenesia e alla dolcezza della vita romana, si muovono sulle note intramontabili di Nino Rota, proseguendo con brani celebri di Amarcord, 8½ e Romeo e Giulietta. A seguire, le eleganti melodie di Henry Mancini per Colazione da Tiffany avvolgono lo spettatore in un’atmosfera di sofisticata nostalgia. Le composizioni epiche di Ennio Morricone, invece, conducono il pubblico nella dolce malinconia del cinema italiano con brani immortali come C’era una volta il West e Nuovo Cinema Paradiso.
L’omaggio ai vincitori dell’Oscar prosegue con le emozionanti musiche di Dario Marianelli per Anna Karenina, che catturano la drammaticità e il romanticismo della letteratura russa. Le vivaci note di Elliot Goldenthal rievocano l’universo vibrante e colorato di Frida Kahlo, mentre le potenti composizioni di Clint Mansell e Hans Zimmer aggiungono profondità e intensità. Non mancano brani che, pur non scritti per il cinema, sono indissolubilmente legati a esso. Tra questi, Sway da Shall We Dance? e il celebre Valzer n. 2 di Shostakovich, noto al grande pubblico come sigla del Giffoni Film Festival e colonna sonora di vari film, tra cui Primo Carnera.
La prima parte dello spettacolo si chiude con un inno alla gioia e alla vita: i danzatori salutano sulle note di La vita è bella di Roberto Benigni, che valse l’Oscar come miglior colonna sonora a Nicola Piovani nel 1999.
La seconda parte regala un crescendo di emozioni con il Bolero di Ravel, celebre per la sua ripetitività ipnotica e il suo inarrestabile crescendo orchestrale. Utilizzato da Claude Lelouch nel suo film omonimo del 1981, il brano viene presentato in un’esclusiva versione coreografica firmata Adriana Mortelliti per il Balletto di Milano. Ogni gesto e movimento riflette l’intensità crescente della musica, dando vita a una danza che esplode in un momento di grande impatto visivo e narrativo.

Il nuovo spettacolo del Balletto di Milano in prima regionale

RAJEEV BADHAN, Direttore Teatro Chiabrera

Spettacolo fuori abbonamento

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