Il Trio del Diavolo
Il Trio del Diavolo
Carlo Aonzo
Gianpaolo Bandini
Giulio Plotino
Musica

10 febbraio

ORE 21:00

Il Trio del Diavolo

Gli strumenti di Paganini

CARLO AONZO, mandolino
GIAMPAOLO BANDINI, chitarra
GIULIO PLOTINO, violino

Gli strumenti di Paganini: mandolino – chitarra – violino

Per la prima volta i tre strumenti, imbracciati da concertisti illustri ognuno nel proprio ambito, dialogano assieme in questo ensemble dal gusto eclettico per celebrare le tre anime di un Paganini ambasciatore dell’estro italiano alla ribalta internazionale, così come lo sono questi tre interpreti assidui divulgatori dei propri strumenti in tutto il mondo.
Per Niccolò Paganini il mandolino genovese è il primo strumento suonato da giovanetto insegnatoli dal padre, la chitarra è lo strumento che lui ama pizzicare nelle occasioni più informali, con gli amici in ambito salottiero mentre il violino è lo strumento che lo rende ineguagliato sulle scene internazionali.

Progetto assolutamente inedito dove si ascoltano i tre grandi virtuosi cimentarsi con brani di forte impatto espressivo e tecnico con repertorio dello stesso Paganini, autori rappresentativi a lui coevi o di ispirazione paganiniana, nonché incursioni in produzioni create appositamente per questa formazione.
Di recentissima formazione, il “Trio del Diavolo” ha già partecipato alle celebrazioni paganiniane 2023 di Parma e Genova.

Carlo Aonzo, mandolinista italiano di fama internazionale docente presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari, è nato e cresciuto a Savona dove ha mosso i primi passi sotto la guida del padre nel Circolo Mandolinistico “G. Verdi”.
Dopo aver conseguito il diploma in mandolino col massimo dei voti e lode al Conservatorio di Padova, ha collaborato con prestigiose istituzioni come l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, la Nashville Chamber Orchestra (USA), la McGill Chamber Orchestra di Montreal (Canada), la Philarmonia di San Pietroburgo (Russia), i Solisti da Camera di Minsk (Bielorussia), il Schleswig-Holstein Musik Festival (Germania).
Il profondo interesse in attività di promozione e sensibilizzazione focalizzato sul proprio strumento è testimoniato dalle sue innumerevoli collaborazioni con le orchestre a plettro di tutto il mondo: New York, Seattle, Portland, Providence, Pittsburgh, Baltimora, Filadelfia, Denver, Milwaukee, Atlanta, Montreal, Milano, Genova, Lugano, Kochi, Nagoya, Osaka, Sendai, Wuppertal, Berlino, Londra, San Pietroburgo, Saigon.
È spesso invitato come direttore musicale e docente dalle più importanti istituzioni mandolinistiche internazionali quali CMSA (Classical Mandolin Society of America), FAME (Federation of Australasian Mandolin Ensemble), EGMA (European Guitar and Mandolin Association) e convocato nelle giurie di concorsi internazionali: Saigon Guitar Festival (Vietnam), Osaka International Mandolin Competition (Giappone), Yasuo-Kuwahara Competition Schweinfurt (Germania), Concorso Internazionale per Mandolino Solo di Modena.
Insegna in seminari e corsi in tutto il mondo: dal 2000 dirige il Carlo Aonzo Mandolin Workshop a Milwaukee, Wisconsin e nel 2006 ha fondato l’Accademia Internazionale Italiana di Mandolino di cui è tutt’ora il direttore, un ente in continua espansione che promuove prestigiose attività di divulgazione (www.accademiamandolino.com). Dal 2019 è direttore artistico di “Cremona Mandolini in Mostra” all’interno di Cremona Musica Exhibitions & Festival.
I suoi progetti discografici riflettono il suo interesse e talento per i differenti aspetti del repertorio mandolinistico: dalle composizioni originali per mandolino (“Integrale per Amandorlino e Chitarra Francese”), ai virtuosi italiani degli strumenti a corda tra 8 e ‘900 (“Serenata” con Beppe Gambetta e “Traversata” con il guru-mandolinista americano David Grisman).
In Duo con chitarra classica, Carlo ha prodotto gli album “Paganini” con René Izquierdo e “Kaze” con Katsumi Nagaoka.
Nel 2016, con il Carlo Aonzo Trio, ha realizzato l’album “A Mandolin Journey” sul repertorio mandolinistico internazionale. Con l’ensemble barocco “Il Falcone”, ha registrato il ciclo completo delle 4 Stagioni per la prima volta con il mandolino quale strumento solista.
Per l’etichetta americana Mel Bay ha pubblicato il video-concerto “Carlo Aonzo: Classical Mandolin Virtuoso” e i libri “Northern Italian & Ticino Region Folk Songs for Mandolin” e “Italian Mandolin Folk Songs from Abruzzo”; per Hal Leonard ha realizzato le raccolte “Bach Two-Parts Inventions” e “Classical Mandolin Solos”.
Come ricercatore ha lavorato sulla storia del proprio strumento e collaborato con il New Grove Dictionary of Music and Musicians. Inoltre, ha presentato conferenze sull’iconografia del mandolino in rinomate istituzioni quali il Metropolitan Museum di New York, la Dartmouth College, la St. John’s University di New York, la Boston University, il New England Conservatory di Boston, il Wisconsin Conservatory of Music di Milwaukee, il Vanderbilt College of Nashville, il Centro di Cultura Italiana di Vancouver (Canada), la biblioteca Berio di Genova, il Museo Nazionale di strumenti musicali di Roma.
Annovera numerose partecipazioni in trasmissioni radiofoniche e televisive italiane e straniere tra cui Rai1, RaiNews, RadioRai1, RadioRadio3 (“La Stanza della Musica” e “Piazza Verdi”), Radio24 (“Musica Maestro”) e RaiRadio Live (“Set List”); nel 2018 si esibisce per la prima volta alla Carnegie Hall di New York e negli ultimi anni effettua tournée in Giappone, Stati Uniti, Australia, India, Germania, Svizzera, Francia e Norvegia.
Nel 2020 realizza e produce la serie “L’Italia dei 1000 Mandolini”, nove mini-documentari dedicati al mandolino e all’affascinante mondo che lo circonda, un progetto che suscita interesse in varie parti del globo, dall’Australia agli Stati Uniti, dal Giappone all’Irlanda.
Con l’Orchestra Sinfonica Siciliana inaugura la 63esima Settimana di Musica Sacra di Monreale (PA) esibendosi come solista con la direzione del Maestro Federico Maria Sardelli e attualmente collabora col leggendario pianista Bruno Canino.

Giampaolo Bandini, artista Decca, è oggi considerato tra i migliori chitarristi italiani sulla scena internazionale. Figura regolarmente nei cartelloni dei più importanti Festival di tutto il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’Africa all’Asia e al Sud America (Teatro alla Scala di Milano, Filarmonica di San Pietroburgo, Carnegie Hall di New York, International Center for performing arts di Pechino, Sala Tchaikovsky di Mosca, Arts Center di Seoul, Ircam di Parigi). Ha effettuato tournée in più di 50 paesi sia come solista che con importanti orchestre internazionali, quali la Filarmonica di Baden-Baden (Germania), I Solisti di Brno (Rep.Ceca), I Virtuosi di Mosca (Russia), la Round Top Chamber Orchestra e la Brazos Valley Simphony (Usa), la Asian-European Simphony Orchestra (Corea), Animae Chamber Orchestra (Ungheria) Lithuanian Chamber Orchestra (Lituania) e molte altre. Collabora regolarmente con artisti del calibro di Salvatore Accardo, Avi Avital, Massimo Quarta, Danilo Rossi, Corrado Giuffredi, Marco Rizzi, Cesare Chiacchiaretta, Enrico Bronzi, Sonia Ganassi, Francesco Manara, Simonide Braconi, Massimo Polidori, Andrea Oliva, Francesco Di Rosa, Alberto Miodini, Quartetto Adorno, Quartetto Nous e con Elio (delle Storie Tese), Monica Guerritore, Sergio Rubini, Maddalena Crippa, Marco Baliani, Amanda Sandrelli e molti altri. Gli sono state conferite, dal Comitato Scientifico dei Convegni di Alessandria e di Milano, ben tre prestigiose Chitarre d’oro: per la didattica, per il miglior disco, e per la promozione dello strumento nel mondo. Giampaolo Bandini ha registrato più di 15 compact disc, e dal 2018 è artista Decca con cui ha realizzato “Escualo”, “Intimate Paganini”, “Tango y Folia”. Nel 2021 è uscita per la stessa etichetta una monografia su Mario Castelnuovo-Tedesco con l’integrale della musica da camera con chitarra del maestro fiorentino. Nel 2017 il leggendario compositore cubano Leo Brouwer ha dedicato al duo Giampaolo Bandini e Cesare Chiacchiaretta “Folias a traves de los siglos”, brano che è stato eseguito in prima esecuzione mondiale al Festival di Hong Kong. E’ titolare della cattedra di chitarra presso l’Istituto Musicale di alta
formazione “L.Boccherini” di Lucca. Insegna inoltre al Master di II Livello del Conservatorio “Boito” di Parma, e tiene masterclasses in tutto il mondo.

Giulio Plotino, nato a Genova, ha iniziato lo studio del violino con Josef Levin. Diplomatosi al Conservatorio N. Paganini di Genova nella classe di Mario Trabucco, si è successivamente laureato presso la Hogeschool voor de Kunsten di Utrecht nella classe di Philipp Hirschhorn e Hermann Krebbers. Si è inoltre perfezionato con Salvatore Accardo, Boris Belkin, Thomas Zehetmair, Christoph Poppen, Rodney Friend (Primo Violino della New York e London Philharmonic) L’Ensemble Intercontemporain ed i membri dei Quartetti: Italiano, Amadeus ed Alban Berg.
Quarto Premio al Concorso internazionale “Premio Paganini” di Genova nel 2002, ha vinto il concorso biennale “Premio Città di Vittorio Veneto” nel 1999. Già Primo Violino di Spalla del Teatro La Fenice di Venezia e della West Australian Symphony Orchestra è stato Primo Violino ospite presso London Philharmonic Orchestra, Teatro alla Scala di Milano, Barcelona Symphony Orchestra, RAI Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino, Malaysian Philharmonic Orchestra, sotto la direzione di Lorin Mazel, Georges Prêtre, Kurt Masur, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, John Eliot Gardiner, Sir Colin Davis, Daniel Harding, Myung-Whun Chung, Vladimir Jurovskij, Neville Marriner, Dmitrij Kitajenko.
Ha debuttato come direttore d’orchestra nel Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini presso il Teatro Lirico di Sassari, dirigendo tra il cast: C. Molinari, G. Giuseppini, F. Previati ed E. Iviglia. Ha debuttato nella Stagione del Teatro Massimo di Palermo dirigendo l’Ode S. Cecilia di Händel con l’Orchestra Nazionale Barocca e nella doppia veste di direttore/solista, ha diretto l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania e l’Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo.
Nel 2018 è stato protagonista della produzione discografica Dynamic dedicata a Paganini e i suoi strumenti, il violino la chitarra ed il violoncello appartenuti a Paganini in collaborazione con Clemens Hagen al violoncello e Matteo Mela alla chitarra. Cit. The Strad: “Most of us would think long before attempting the solo Nel Cor Più Non Mi Sento even on a modern set-up, so hats off to Giulio Plotino who negotiates even the most fiendish intricacies on Paganini’s del Gesù with rare aplomb”.
L’incontro con Andrea Marcon e la Venice Baroque Orchestra, lo ha visto protagonista di un lungo tour americano su strumenti d’epoca, dove ha riscosso ampio successo di pubblico e critica. Per Brilliants Classic ha registrato i concerti di Tartini al violino barocco con L’Accademia della Rosa, orchestra su strumenti d’epoca da lui fondata; l’incisione è stata selezionata per l’assegnazione del “Preis der deutschen Schallplattenkritik”. Ha inoltre collaborato con Ottavio Dantone nell’esecuzione del Quinto Concerto Brandeburghese di J. S. Bach e in Trio con Christophe Coin al violoncello e Patrick Cohen al fortepiano. Ha diretto l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Italiani. Ha tenuto concerti presso la Cité de la Musique ed il Musée d’Orsay di Parigi, il Lehman Centre di New York, lo Styriarte Festspiele di Graz, il Centro Cultural de Belém di Lisbona, il Melbourne Recital Centre, la Yong Siew Toh Hall di Singapore, Il Teatro Mayor di Bogotà, la Perth Concert Hall, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione dei concerti La Sapienza di Roma, la GOG di Genova, la Società del Quartetto di Vicenza e gli Amici della Musica di Firenze, Padova, Perugia, Palermo.
La sua esecuzione del Concerto per violino di Benjamin Britten, sotto la direzione di Simone Young con la West Australian Symphony orchestra, è stata registrata da ABC Classic. Alla viola, ha debuttato la Sinfonia Concertante di Mozart con Anna Tifu, collaborando inoltre con prime parti di Orchestre quali Teatro alla Scala, Accademia S. Cecilia di Roma, Wiener Philharmoniker, Konzerthaus di Berlino e Conservatorio Superiore di Shangai.
Da sempre impegnato nel repertorio contemporaneo, ha collaborato con compositori quali L. Berio, F. Vacchi, S. Sciarrino, S. Bussotti e G. Benjamin. Ha inciso la “Sequenza VIII” di Luciano Berio in un disco Dynamic, dedicato a Berio e Maderna favorevolmente accolta dalla critica internazionale. Sotto la direzione di Yuri Bashmet e i Solisti di Mosca è stato destinatario della premier del concerto di Kuzma Bodrov. Ha collaborato coi solisti del Hamburg Ballett sotto la supervisione di Jacopo Bellussi in uno spettacolo con le coreografe di John Neumeier e con Sergio Bernal nella coreografa “Zapateado” presso il Taobuk di Taormina e il Castel Sant’Angelo di Roma. Ha fatto parte di giurie di concorsi internazionali quali “Premio Paganini” e “Rodolfo Lipizer”.
Docente di Violino presso il Conservatorio A. Boito di Parma, è stato inoltre Visiting Violin Professor presso la University of Western Australia e lo Yong Siew Toh Conservatory of Music di Singapore.

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