1 marzo
ORE 21:00
Daniel Lozakovich, David Fray
violino e pianoforte
foto: Lev Efimov / James Bort
Programma
Robert Schumann
Sonata n. 1, op. 105
Johann Sebastian Bach
Ciaccona per violino solo
Ludwig Van Beethoven
Sonata n. 9, op. 47 “a Kreutzer”
Daniel Lozakovich, la cui maestosa musicalità lascia incantati sia la critica sia il pubblico, è nato a Stoccolma nel 2001 e ha iniziato a suonare il violino all’età di sette anni. Ha debuttato da solista due anni dopo con i Virtuosi di Mosca e Vladimir Teodorovič Spivakov. Daniel Lozakovich si esibisce regolarmente con rinomati ensemble quali l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, la Swedish Radio Symphony Orchestra, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orquestra Gulbenkian e i Münchner Philharmoniker. Collabora con eminenti direttori d’orchestra tra cui Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Valery Gergiev, Neeme Järvi, Cristian Măcelaru, Klaus Mäkelä, Andris Nelsons, Vasily Petrenko, Lahav Shani, Tugan Sokhiev, Esa-Pekka Salonen, Nathalie Stutzmann, Krzysztof Urbański e Lorenzo Viotti.
Daniel Lozakovich apre la stagione con il suo debutto ai BBC Proms, interpretando Brahms con la BBC Symphony Orchestra. È “Artist in Residence” della stagione con l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, eseguendo concerti e recital per tutta la stagione. Altri appuntamenti includono la Filarmonica di Oslo diretta da Klaus Mäkelä, la Filarmonica Reale di Stoccolma, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestre Philharmonique de Luxembourg e una tournée con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Estone. Nel corso di questa stagione debutterà con la Filarmonica della Scala, collaborando per la prima volta con Riccardo Chailly. Apparirà inoltre con la Singapore Symphony Orchestra e debutterà in Corea del Sud, sia in recital sia in concerto con la Seoul Philharmonic Orchestra.
Daniel Lozakovich ha intrapreso tournée in Giappone e in Asia con Valery Gergiev e la hr-Sinfonieorchester diretta da Andrés Orozco-Estrada. Nella primavera del 2022 ha debuttato con la Chicago Symphony Orchestra, la Pittsburgh Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra e la London Philharmonic Orchestra.
Ricercato musicista, Daniel Lozakovich ha recentemente debuttato in recital al Concertgebouw; è poi apparso al Théâtre des Champs-Élysées, alla Fondation Louis Vuitton, alla Tonhalle di Zurigo, alla Victoria Hall di Ginevra, al Conservatorio G. Verdi di Milano e al Teatro Mariinsky. In tournée è apparso all’Elbphilharmonie di Amburgo, al Concertgebouw di Amsterdam e alla Konzerthaus di Vienna. Daniel Lozakovich partecipa regolarmente a festival musicali internazionali, tra cui il Festival di Verbier, il Sommets Musicaux de Gstaad, il Festival di Rotterdam, il White Nights Festival di San Pietroburgo, il Moscow Easter Festival, lo Tsinandali Festival, il Festival de Pâques – Aix-en-Provence, lo Schleswig-Holstein Musik Festival, il Tanglewood Music Festival, il Blossom Music Festival e il Pacific Music Festival. Daniel Lozakovich gode di collaborazioni con artisti del calibro di Ivry Gitlis, Emanuel Ax, Renaud Capuçon, Shlomo Mintz, Mikhail Pletnev, Denis Matsuev, Khatia Buniatishvili, George Li, Seong-Jin Cho, Martin Fröst e Maxim Vengerov.
All’età di 15 anni, Daniel Lozakovich ha firmato un contratto di esclusiva discografica con Deutsche Grammophon, mentre nel 2018 ha pubblicato il suo album di debutto con i Concerti per violino e la Partita n. 2 di Bach. L’album ha raggiunto il primo posto nella categoria musicale delle classifiche francesi di Amazon e delle classifiche delle registrazioni di musica classica in Germania. “None but the lonely heart”, il secondo album di Daniel Lozakovich, è stato pubblicato nel 2019. Dedicato a Tchaikovsky, questo disco include il Concerto per violino ed è stato registrato dal vivo con la Filarmonica Nazionale Russa e Vladimir Spivakov. Il terzo album di Daniel Lozakovich, pubblicato nel 2020, è incentrato sul Concerto per violino di Beethoven, registrato dal vivo con i Münchner Philharmoniker, insieme al M° Valery Gergiev, e pubblicato come album audio ed e-video, nel 250° anniversario dalla nascita di Beethoven. Un progetto incredibilmente significativo per Daniel Lozakovich, che considera questo Concerto uno dei più grandi brani mai scritti; l’album ha raggiunto i primi posti nelle classifiche streaming su Spotify e Tidal.
Daniel Lozakovich ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Primo Premio al Concorso internazionale di violino Vladimir Spivakov nel 2016 e il Premio “Giovane artista dell’anno 2017” al Festival delle Nazioni, il Premio Batuta in Messico e il Premio Excelentia sotto la presidenza onoraria di Regina Sofia di Spagna.
Daniel Lozakovich ha studiato alla Hochschule für Musik di Karlsruhe con il professor Josef Rissin dal 2012 e con Eduard Wulfson a Ginevra dal 2015.
Daniel Lozakovich suona lo Stradivari “ex barone Rothschild”, su gentile concessione, per conto del proprietario, di Reuning & Son, Boston ed Eduard Wulfson; suona inoltre lo Stradivari Le Reynier (1727), generosamente prestato da LVMH / MOET HENNESSY. LOUIS VUITTON.
Descritto dal quotidiano tedesco Die Welt come un “perfetto esempio di musicista profondo” e lodato dal New York Times per le sue “esecuzioni musicalmente raffinate e tecnicamente eleganti”, il pianista David Fray è un artista di spicco della sua generazione.
Acclamato per le sue interpretazioni di musiche da Bach a Boulez, Fray si esibisce nelle principali sale del mondo nei recital, come solista e musicista da camera. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra, tra cui Semyon Bychkov, Christoph Eschenbach, Paavo Järvi, Kurt Masur, Riccardo Muti, Esa-Pekka Salonen e Yannick Nézet-Séguin, apparendo con la Royal Concertgebouw Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Philharmonia Orchestra, la London Philharmonic, la Dresden Philharmonic, l’Orchestre de Paris e l’Orchestre National de France.
Ha debuttato negli Stati Uniti con la Cleveland Orchestra, con la Boston Symphony, la San Francisco Symphony, la New York Philharmonic, la Chicago Symphony e la Los Angeles Philharmonic. Ha tenuto recital alla Carnegie Hall, al Lincoln Center e al Symphony Center di Chicago e si esibisce regolarmente alla Konzerthaus di Vienna, al Mozarteum di Salisburgo, alla Wigmore Hall di Londra e al Théâtre des Champs Elysées di Parigi.
Fray ha una profonda e lunga affinità con le opere di Johann Sebastian Bach e sta eseguendo le monumentali Variazioni Goldberg del compositore in molte prestigiose sale.
Tra gli eventi più recenti e imminenti figurano i ritorni all’Orchestra de la Suisse Romande, alla Franz Liszt Chamber Orchestra, all’Orchestre national du Capitole de Toulouse e alla Filarmonica di Monte Carlo, dove sarà affiancato da Cecilia Bartoli in un programma di opere di Mozart. Accompagna inoltre il baritono Peter Mattei nella Winterreise di Schubert all’Opera di Francoforte e al Turku Music Festival in Finlandia. Fray continua ad apparire al Balletto di Amburgo, suonando un programma tutto Schubert come accompagnamento a Ghost Light, di John Neumier, per il quale Fray ha vinto il premio Opus Klassik 2020 per il “Concerto innovativo dell’anno”. Ha eseguito le Variazioni Goldberg al Festival Gulbenkian di Lisbona, trasmesse in televisione nell’ambito di “Pianomania II”; i concerti per tastiera di Bach al Firkušný Festival di Praga; un recital speciale con Fatma Said alla Torre Eiffel e un tour di recital in Asia.
Fray, è artista in esclusiva per Warner e ha pubblicato molti album; il suo ultimo è le Variazioni Goldberg di Bach. Le registrazioni precedenti includono le sonate per violino di Bach con Renaud Capuçon, la musica di Chopin, le ultime opere pianistiche di Schubert e i concerti per tastiera di Bach per 2, 3 e 4 pianoforti. Il suo primo album contiene opere di Bach e Boulez ed è stato elogiato come il “miglior disco dell’anno” dal London Times e da Le Soir, mentre il suo disco di concerti per tastiera di Bach con la Deutsche Kammerphilharmonie ha ricevuto un premio dalla German Recording Academy. Altre registrazioni includono i Moments Musicaux e gli Impromptus di Schubert, nonché i concerti per pianoforte di Mozart con la Philharmonia Orchestra e Jaap van Zweden. Nel 2008, la rete televisiva ARTE +7 ha presentato un documentario su Fray, diretto dal famoso regista francese Bruno Monsaingeon. Il film Sing, Swing & Think è stato successivamente pubblicato in DVD.
Nel 2021, Fray ha fondato e presentato la prima edizione di un nuovo Festival, L’Offrande Musicale, che si svolge ogni anno nella sua regione natale degli Hautes-Pyrénées, nel sud-ovest della Francia, e che offre sostegno alle persone con disabilità.
David Fray ha vinto , il premio tedesco Echo Klassik come strumentista dell’anno e il premio per i giovani talenti del Ruhr Piano Festival. Nel 2008 è stato nominato “Newcomer of the Year” dalla rivista BBC Music Magazine. Al Concorso Internazionale di Musica di Montreal del 2004 ha ricevuto sia il Secondo Gran Premio che il Premio per la migliore interpretazione di un’opera canadese.